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Angeranatura : Mùncia
Inviato da alvinio il 2014/11/23 (937 letture)

Silenziosamente e sotto un cielo azzurro talvolta appena velato, le acque del lago pacatamente scendono di livello e cominciano a ridarci la possibilità di percorrere le classiche zone rivierasche.

Nei boschi della Bruschera, agli effetti del forte vento dello scorso mese, si aggiungono quelli della piena che, ammollendo il terreno, ha provocato cadute di altre grosse piante.

Le verdi foglie dei rovi sono ricoperte da una patina grigiastra, i detriti galleggianti delimitano ora le aree che sono state sommerse e il tipico odore acido di lago riempie le narici al salire della temperatura.

Nell’intrico dei boschi, macchiati di rosso vivido dalle bacche di Fusaggine, dove ancora qualche pozza consente loro cibarsi, per gli Aironi è complicato prendere il volo al mio arrivo; le Gallinelle invece fuggono chiassosamente come al solito.

Venerdì mattina, ben 37 Cigni reali animavano le zone del lungolago di fronte al pratone; quasi indispettite, le cinque Oche del Campidoglio, “padrone di casa”, parevano riconoscere i Cigni intrusi ingaggiando con loro rumorose liti mentre le prime nebbie velavano l’orizzonte. 

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