Primo vero giorno di sole oggi e le acque del lago si stanno rapidamente ritirando dopo la seconda ondata di piena di questa strana Primavera. Servono ancora gli stivali per poter percorrere il sentiero classico dell'Oasi, sentiero ora tappezzato da tutto ciò che le acque e il vento vi hanno portato.

Una coppia di Cigni  reali ha deciso di rifarsi il nido in una zona interna a "livello costante" e la femmina sta ora tranquillamente covando mentre il maschio vigila attento arcuando le ali in segno di minaccia verso chi si avvicina al nido. Continua anche la cova in almeno due dei tanti nidi di Nibbio bruno mentre i primi Tarabusini volano all'altezza delle secche canne di palude che stanno lasciando lentamente il posto alla nuova vegetazione.

Il Picchio nero continua la ricerca di cibo "demolendo" tronchi in cattivo stato di salute. Un giovane di Airone rosso, al mio passaggio, si alza in volo dal canneto e si va a posare sui rami più alti presso il Cantiere Tognoli; sulle acque mosse dal vento un Piro piro piccolo attraversa in volo la zona di fronte all'Isolino Partegora.

Nei nidi di Picchio Rosso maggiore e minore, i piccoli pigolano assiduamente in cerca di imboccate di cibo mentre l'Assiolo passa le ore diurne "incollato" a un tronco o su rami in zone intricate di vegetazione. Sui bordi del bosco i Biacchi si espongono al sole per riscaldarsi il sangue pronti, ma ancora lenti, a ritornare nel fitto della vegetazione. Su tutta l'area risuona incessante il canto del Cuculo.

Il proverbio ancora una volta non sbaglia: oggi, 6 aprile, due Cuculi si sono fatti sentire e vedere nell'area dell'Oasi.

Avvistato anche un Airone rosso, una coppia di Mestoloni e una di Alzavole. I trilli dei Tuffetti si fanno sempre più frequenti e si affiancano ai "grugniti " dei Porciglioni. 

Due uova rotte di Germano reale sono a terra, sul sentiero, uno contiene ancora parte del tuorlo; le  Cornacchie grigie potrebbero essere le colpevoli. Alcuni Luì verdi svolazzano tra i rami dividendosi il cibo con Cince bigie, Cinciallegre, Cinciarelle e Codibugnoli.

Sempre meno i Cormorani sui rami. Dopo molto tempo riesco a rivedere un Martin pescatore sfrecciare sulle acque del lago. 

Il sottobosco si risveglia lentamente e gli Anemoni nemorosa, che ne tappezzano ampie superfici, aprono le loro corolle ai deboli raggi di sole.

Il tardo pomeriggio della vigilia di Pasqua mi concede una pausa dalla pioggia; un giretto all'Oasi è d'obbligo e le sorprese non mancano.

Una Beccaccia mi vola via a pochi passi dalla strada, è la prima volta che ne vedo una.

I Cormorani stanno diminuendo a vista d'occhio e le cime dei Pioppi oggi sono condivise con gli Aironi cenerini, oggi niente Aironi bianchi maggiori, e anche con quattro Nitticore appena arrivate.

Oggi ho anche la conferma che le coppie di Nibbio bruno sono tre, ieri mattina con Milo avevamo difficoltà a contarle anche perchè eravamo attratti da due Pendolini che becchettavano le canne palustri (niente foto purtroppo); la terza coppia occuperà forse un nido altissimo presente già da qualche anno in una zona poco accessibile.

Il Falco di palude è sicuramente presente in coppia, oggi li ho visti entrambi in volo. 

Qualche maschio di Capinera è facilmente visibile sugli alberi del sentiero fronte lago.

Manca ancora il Cuculo, ma, come dice il proverbio " In aprile il cucù ha da venire, se non è venuto l'otto o che è morto o che è cotto", ha ancora una settimana buona per il viaggio.

Sembra che siano arrivati tutti i Nibbi bruni, quattro come quasi tutti gli anni e le coppie "gironzolano" attorno ai nidi già usati nelle scorse stagioni (uno è già in uso almeno dal 2007 ). Un tentativo di accoppiamento si è verificato oggi pomeriggio e speriamo sia andato a buon fine; a breve dovremmo vederli  trasportare rametti per rimettere in sesto i vecchi nidi o costruirne di nuovi.

Le Tartarughe dalle orecchie rosse, che avevano già fatto una prima apparizione due settimane fa, sembra siano decise a riprendere le loro abitudini "fotovoltaiche" condividendo i tronchi che emergono dalle acque e non disdegnando la compagnia di qualche Folaga.

Una coppia di Morette riposa in Cantùn poco lontano da due femmine di Moriglione; ancora nessun avvistamento di Marzaiole.

Vista la bella giornata un giro all'Oasi nel tardo pomeriggio è d’obbligo.

I Codibugnoli stanno preparando il nido e, in coppia, raccolgono piume e tutto il necessario per costruirlo ”comodo”.

Il Falco di palude scruta ripetutamente il canneto sorvolandolo con interminabili planate.

Un primo Nibbio bruno è arrivato dall’Africa e sembra intenzionato a ristrutturare il nido dello scorso anno sorvolandolo più volte e standoci appollaiato vicino.

Dopo il tramonto 144 Cormorani condividono con pochi Aironi i rami dei pioppi più alti.